Tamoxifene Eg: Scheda Tecnica e Prescrivibilità
È vero che alcune donne assumono tamoxifene fino a 10 anni, ma questa strategia è riservata a situazioni in cui il tumore presenta un rischio maggiore, ad esempio quando è di dimensioni più grandi o quando i linfonodi sono coinvolti dalla malattia. Dopo 5 anni di terapia con tamoxifene, il suo oncologo le ha giustamente suggerito di considerare completato il trattamento endocrino. Questa decisione è appropriata considerando la diagnosi iniziale, le caratteristiche del tumore e il basso rischio biologico associato.
Sono attivi quindi soltanto dopo la menopausa, quando le Clenbuterolo prezzo ovaie non secernono più estrogeni. L’exemestane appartiene alla famiglia degli inibitori dell’aromatasi, insieme al letrozolo e all’anastrozolo. Sono farmaciantiestrogeni che basano la loro azione sul blocco dell’enzima aromatasi che, a livello delle ghiandole surrenali, è responsabile della sintesi di estrogeni. Il Tamoxifene è controindicato nel corso gravidanza e durante una terapia che preveda l’assunzione di anticoagulanti. Una terapia con Tamoxifene può accentuare il rischio di coaguli di sangue nei polmoni, ictus o canco all’utero.
- In particolare, in questo modo le ovaie smettono di produrre ormoni, dato che si verifica un’ablazione o una soppressione ovarica.
- Dati limitati suggeriscono che Tamoxifene EG e i suoi metaboliti attivi siano escreti e si accumulino nel tempo nel latte materno, pertanto il medicinale non è raccomandato durante l’allattamento.
- TAMOXIFENE AUROBINDO 10 mg compresse rivestite con filmblister in PVC e PVDC sigillati con alluminio termosaldatoonfezione 30 compresse.
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
- È importante sottolineare inoltre che, anche quando i cicli mestruali sono interrotti per effetto della cura ormonale, è possibile che si instauri una gravidanza.
- NOLVADEX ® è un farmaco antiestrogenico selettivo utilizzato nel trattamento del carcinoma mammario e rivalutato nell’ultimo periodo anche per il trattamento a breve termine dell’infertilità femminile anovulatoria.
Il tamoxifene può essere utilizzato sia in fase precoce che avanzata del cancro al seno. Inoltre, può essere utilizzato come terapia adiuvante dopo la chirurgia per ridurre il rischio di recidiva del cancro. Il tamoxifene può anche essere utilizzato come terapia preventiva nelle donne ad alto rischio di sviluppare il cancro al seno. E’ consigliabile, quindi che le pazienti in corso di terapia vengano sottoposte ad adeguati controlli dell’apparato genitale, in particolare dell’endometrio. Inoltre le pazienti in trattamento con Tamoxifene o che abbiano assunto il farmaco precedentemente e che presentino sanguinamento vaginale anomalo devono essere sottoposte a controlli immediati.
Tumore al seno: studiati gli effetti del tamoxifene sul lungo periodo
Nel corso di terapia con Nolvadex è stata segnalata leucopenia talvolta associata ad anemia e/o trombocitopenia. Le pazienti devono essere informate della necessità di evitare una gravidanza durante il trattamento con Nolvadex e, se sessualmente attive, devono usare contraccettivi di barriera o altri metodi contraccettivi non ormonali. L’uso di tamoxifene in associazione con un inibitore dell’aromatasi come terapia adiuvante non ha mostrato un’efficacia migliore rispetto a tamoxifene da solo. L’impiego del tamoxifene in pazienti sottoposti a terapia con anticoagulanti di tipo dicumarolico può aumentare significativamente l’attività anticoagulante; è consigliabile in questo caso uno stretto monitoraggio degli indici di coagulazione. E’ stato condotto uno studio non controllato con un gruppo eterogeno con 28 bambine di età compresa tra 2 e 10 anni, affette dalla sindrome di McCune Albrigth (MAS), trattate con 20 mg una volta al giorno per un periodo di tempo fino a 12 mesi. Si è inoltre osservato che tamoxifene è efficace anche nel trattamento della ginecomastia e della mastalgia comparse in pazienti in terapia con antiandrogeni.
Per quanto tempo continuare la terapia ormonale sostitutiva?
In conclusione, il tamoxifene è un farmaco utilizzato principalmente nella terapia del cancro al seno che può causare una serie di effetti collaterali come vampate di calore, perdita di capelli e aumento di peso. Tuttavia, i benefici nel trattamento del cancro superano i rischi associati all’assunzione del farmaco. È importante consultare sempre un medico prima di iniziare qualsiasi terapia con tamoxifene e monitorare da vicino eventuali effetti collaterali durante il trattamento. Gli effetti collaterali più comuni del tamoxifene includono vampate di calore, nausea, vomito, affaticamento e mal di testa. Alcune persone possono anche sperimentare cambiamenti del ciclo mestruale, perdita di libido, secchezza vaginale o prurito.
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Se il paziente ha sviluppato una reazione grave come SJS o TEN con l’uso di Sertam il trattamento con Sertam in questo paziente non deve essere ripreso in nessun momento. Nella ricostruzione microchirurgica ritardata del seno può aumentare il rischio di complicanze della falda microvascolare. Durante il trattamento con tamoxifene è stata riportata un’aumentata incidenza di alterazioni dell’endometrio comprendenti iperplasia, polipi, carcinoma e sarcomi del corpo dell’utero (perlopiù tumori maligni mulleriani misti). TAMOXIFENE EG contiene il principio attivo tamoxifene, appartenente ad un gruppo di medicinali chiamati anti-estrogeni, ed è usato negli adulti per il trattamento del cancro al seno. Può anche venire dato alle donne ad alto rischio di cancro al seno per minimizzare la probabilità che si sviluppi un tumore.
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